Come gestire la frustrazione nei bambini e nelle bambine

Quando lavoriamo insieme ai genitori durante i percorsi dedicati alle famiglie, ci capita spesso di incontrare situazioni in cui mamma e papà riportano episodi tipici di frustrazione nei bambini e nelle bambine.

Si tratta di manifestazioni di rabbia durante le quali il bambino o la bambina esclamano frasi come:

  • Mamma/papà sei cattiva/cattivo!
  • Mamma/papà sei brutta/brutto!
  • Mamma/papà vai via!

Ricordiamo molto bene il caso di una mamma di un bambino di cinque anni che si rivolse a noi spaventata da una frase esclamata dal figlio. In un momento di ira, il bambino le urlò: “Ti odio, ti brucio e ti butto dal balcone”.

Un’affermazione di questo calibro genera ansia e preoccupazione nei genitori e nei caregiver, ma non dobbiamo subito pensare che il bambino o la bambina diventino dei delinquenti in futuro o abbiano atteggiamenti pericolosi.

Suggeriamo di non prendere mai alla lettera queste affermazioni e riflettere piuttosto sul modo in cui possiamo agire per regolare la frustrazione nei bambini.

Noi di Percorsi Formativi 06 organizziamo corsi e percorsi di formazione per famiglie, educatrici, educatori e insegnanti. Siamo un Ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione.

Frustrazione nei bambini: un modo per comunicare un malessere

La mamma o il papà che ricevono frasi come quelle sopra citate possono sentirsi feriti, inadeguati e a volte incapaci di aver educato i figli e le figlie con le dovute attenzioni.

Tuttavia, ricordiamo un aspetto importante: i bambini e le bambine che utilizzano espressioni rabbiose hanno semplicemente la necessità di comunicare la sensazione di frustrazione che provano “dentro” e lo fanno in base al loro livello di sviluppo linguistico e socio-emotivo.

Le cause possono essere diverse; le più tipiche si riferiscono a momenti in cui i genitori:

  • pongono un limite che il bambino o la bambina non hanno gradito,
  • impediscono la realizzazione di un desiderio,
  • riprendono i figli e le figlie per un atteggiamento scorretto o poco educato.

Le espressioni di rabbia dei bambini e delle bambine sono la manifestazione della loro delusione a queste situazioni.

Non prendiamo alla lettera quello che i nostri figli e figlie ci dicono e, soprattutto, non facciamone subito una questione personale: si tratta di momenti in cui provano emozioni intense e cercano un modo per esprimerle.

Potremmo dire che i bambini e le bambine non abbiano ancora acquisito una modalità socialmente adeguata a esprimere le sensazioni provate, ma non vogliono certo che i genitori spariscano dalla loro vita né pensano che siano cattivi.

Siamo, semplicemente, di fronte a un bambino o una bambina molto arrabbiato/a.

Pensiamo, per esempio, ai momenti in cui anche noi adulti siamo frustrati per qualcosa: quante volte ci capita di esclamare affermazioni per le quali ci pentiamo o usare parole che non rientrano nel nostro linguaggio abituale? È un’esperienza comune all’essere umano.

Tre consigli per gestire la frustrazione nei bambini

In che modo possiamo gestire la frustrazione nei bambini e nelle bambine e regolare la sensazione di delusione o mancanza che provano?

Condividiamo tre utili suggerimenti per le mamme e i papà.

  1. Evitare il rimprovero.

Quando sgridiamo il bambino o la bambina potremmo generare un senso di:

  • insicurezza sul proprio valore,
  • inadeguatezza,
  • colpa

Impariamo ad assumere un atteggiamento di accoglienza, fondato sull’empatia, per far comprendere loro che abbiamo capito la rabbia provata.

È importante, soprattutto quando gestiamo la frustrazione nei bambini e bambine più piccoli e piccole, contestualizzare la situazione con espressioni tipiche del loro mondo.

Per esempio: “Sei arrabbiato/a perché non puoi mangiare il cioccolato? Sai, anche io mi arrabbio quando mi impediscono di mangiarlo…non possiamo avere sempre ciò che vogliamo”.

  1. Abbracciare.

Ci sono situazioni in cui l’abbraccio è la soluzione di tutti i mali. Se i bambini/e si lasciano avvicinare, apriamo le nostre braccia e accogliamoli/e per trasmettere affetto e sicurezza.

I bambini/e potrebbero sciogliere la rabbia in un pianto liberatorio e calmare il senso di frustrazione.

  1. Mantenere la neutralità.

Per gestire la frustrazione nei bambini e bambine è necessario mantenere un atteggiamento neutrale e calmo: evitiamo di esporre un giudizio.

Il bambino/a ha bisogno di sentirsi compreso/a e amato/a in modo incondizionato.

In questo modo, i nostri figli e figlie hanno l’opportunità di crescere, sviluppare la loro emotività e riconoscere le emozioni.

Osservare per comprendere la frustrazione

Alle mamme e ai papà che si trovano in difficoltà nel gestire la frustrazione nei bambini e nelle bambine, suggeriamo di osservare ogni giorno con attenzione i loro comportamenti.

L’osservazione, insieme all’ascolto, sono strumenti che ci aiutano a comprendere meglio gli atteggiamenti di rabbia.

Poniamoci alcune domande chiave:

  • questi episodi si ripetono?
  • accadono con regolarità a una certa ora o in un determinato contesto?
  • si verificano in presenza di altre persone?

Molte volte la frustrazione nei bambini e nelle bambine è un segnale di stress e di mancanza: abbiamo il compito di colmare nel quotidiano il serbatoio affettivo dei figli/e per riportare equilibrio, armonia e serenità.

Lavoriamo sulla nostra empatia e impariamo ad accogliere tutte le emozioni dei bambini e delle bambine: non arrabbiamoci a nostra volta ma manteniamo la calma, ricordando che le emozioni sono tutte legittime.

La gestione della frustrazione nei bambini/e è un’occasione per compiere un’analisi introspettiva e capire perché ci siamo sentiti feriti di fronte a un’esclamazione di rabbia.

In questo modo impariamo anche a prenderci cura del nostro benessere psicofisico e a riconoscere la nostra vulnerabilità, senza nasconderla.

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